Legge di bilancio 2020: conferme e novità in tema energia e ambiente

Nella manovra 2020: ecobonus, sismabonus, bonus facciate, fondi per i comuni e incentivi al biogas.

La Manovra Finanziaria 2020 comprende la Legge di Bilancio 2020 (legge 160/2019) pubblicata nella Gazzetta Ufficiale del 30 dicembre 2019, e il Decreto Fiscale 2019 (cd. Collegato Fiscale), convertito con modifiche nella legge 157 del 19 dicembre 2019, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 24 dicembre 2019, in vigore dal 25 dicembre 2019.

Il testo riporta diverse misure sul fronte energetico ed ambientale: ecobonus, sismabonus, bonus facciate, fondi per i comuni e incentivi al biogas.

Detrazioni irpef in edilizia: ecobonus, sismabonus, bonus facciate

La manovra 2020 proroga al 31 dicembre 2020 la scadenza delle riqualificazioni energetiche o ecobonus 65% (con tetti di spesa che variano a seconda degli interventi) e al 31 dicembre 2021 il sismabonus.

Non è più presente la possibilità di cedere la detrazione IRPEF a chi effettua i lavori tramite uno sconto in fattura, introdotta dal Decreto Crescita nell’aprile 2019, a meno che non riguardino le parti comuni degli edifici condominiali. Nell’articolo 8 infatti la legge di bilancio introduce, a partire dal 1° gennaio 2020, solo per gli interventi di ristrutturazione importante delle parti comuni degli edifici condominiali con importi di 200.000 euro o più, la possibilità di optare, al posto dell’ecobonus, di un contributo diretto sotto forma di sconto sui lavori (opzione originariamente proposta per tutti gli ecobonus). Per questi interventi la scadenza è prorogata al 2021 mentre l’aliquota rimane del 70-75%.

E’ stato introdotto nella manovra il nuovo bonus facciate al 90%. Rispetto alla formulazione originale che era contenuta nel ddl del Governo, sono stati inseriti nella norma finale alcuni paletti. La detrazione Irpef spetta per tutte le tipologie di interventi, anche di pulitura e tinteggiatura esterna, che però devono riguardare le strutture opache della facciata, i balconi, ornamenti e fregi. Sono quindi escluse le grondaie, gli infissi, i cavi. In ogni caso, gli edifici devono trovarsi nelle zone A e B dei piani regolatori, ovvero ad alta densità abitativa.
La manovra infatti recita “Per le spese documentate, sostenute nell’anno 2020, relative agli interventi, ivi inclusi quelli di sola pulitura o tinteggiatura esterna, finalizzati al recupero o restauro della facciata esterna degli edifici esistenti ubicati in zona A o B […] spetta una detrazione dall’imposta lorda pari al 90 per cento”.

Sono state prorogate nuovamente, per tutto il 2020, le detrazioni sulle ristrutturazioni edilizie al 50% fino a un tetto di spesa di 96mila euro.

E’ stato prolungato a tutto il 2020, non nella manovra ma con il Milleproroghe, anche il bonus verde. La detrazione resta al 36% fino a un tetto di spesa di 5mila euro.

Fondi per i Comuni

Fondi per i Comuni sono stati inseriti nel capitolo “Investimenti Enti territoriali”. L’articolo 8 prevede lo stanziamento di 500 milioni di euro totali, per ciascuno degli anni dal 2020 al 2024, per aiutare i Comuni ad investire sulle opere pubbliche compresi interventi efficientamento dell’illuminazione pubblica, di risparmio energetico negli edifici della PA e in quelli di edilizia residenziale di installazione di impianti per la produzione di energia rinnovabile. Con questi fondi potranno anche essere incentivate misure in materia di mobilità sostenibile, di adeguamento e messa in sicurezza di scuole, edifici pubblici e patrimonio comunale e di abbattimento delle barriere architettoniche.

Biogas

Novità anche per quanto riguarda il biogas tra le “Misure per favorire l’economia circolare del territorio”. L’articolo 60 della legge introduce un nuovo sistema incentivante per il comparto, legato all’utilizzo di rifiuti e deiezioni prodotti dagli allevamenti.

Nel dettaglio la norma prevede che gli impianti di produzione di energia elettrica esistenti alimentati a biogas ed entrati in esercizio entro il 31 dicembre 2007, che non abbiano avuto modo di riconvertire la produzione di biometano per effetto dei ritardi nella fase di approvazione e quindi di attuazione del DM 2 marzo 2018 di incentivazione del biometano, possano continuare ad usufruire per un massimo di altri 15 anni di un incentivo sull’energia elettrica.

Gli incentivi vengono erogati a condizione che le imprese producano in base alle esigenze rilevate da Terna “con l’obbligo di utilizzo di almeno il 40 per cento in peso di effluenti zootecnici, e che riconvertano la loro produzione giornaliera, definita come il prodotto della potenza installata prima della conversione per 24 ore, secondo un regime programmabile alle condizioni definite annualmente da Terna Spa a partire dal 30 giugno 2020”.

Ovviamente l’erogazione dell’incentivo è subordinata al via libera della Commissione Europea in base alle norme sugli aiuti di Stato. Sarà l’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente (Arera) a definire risorse e coperture mentre le modalità di attuazione saranno individuate dai ministeri dello Sviluppo, delle Politiche Agricole e dell’Ambiente.

Nell’articolo successivo vengono inoltre definite nome e condizioni per l’utilizzazione agronomica del “digestato equiparato”, ossia di quel prodotto ottenuto dalla digestione anaerobica la cui azione sul suolo può essere equiparata a quella di elementi di origine chimica. La legge di bilancio 2020 dà a tutte le aziende la possibilità di valorizzare il digestato equiparato in funzione dalla possibilità, grazie al riconosciuto potere fertilizzante e ai suoi nutrienti, di ridurre il ricorso ai concimi di sintesi.