Cos’è il piano nazionale italiano Industria 4.0
Il piano nazionale Industria 4.0 è stato proposto originariamente a fine 2016 ed aveva l’obiettivo di incentivare gli investimenti delle aziende in tecnologie ed aumentarne la competitività ed aumentare la spesa delle aziende in ricerca, sviluppo ed innovazione. La legge attuativa è entrata in vigore per la prima volta nel 2017, poi prorogata nel 2018, 2019 e 2020.
La legge di bilancio 2020 recentemente approvata (DDL 1586-A) e prossima alla pubblicazione in gazzetta ufficiale, ha rimodulato il precedente incentivo denominato “Iperammortamento” con il nuovo “Credito di Imposta”. Riepiloghiamo quindi le caratteristiche dell’incentivo evidenziando in rosso i cambiamenti previsti dalla nuova legge di bilancio.
Chi può godere del beneficio fiscale dell’incentivo industria 4.0?
Possono goderne tutte le imprese italiane (con sede fiscale in Italia) di tutte le tipologie (Srl, SpA, Sas, Snc) e di tutti i settori economici, ad esclusione delle imprese che applicano il nuovo regime forfettario.
I beni acquistati devono essere operativi all’interno del territorio nazionale.
A quali beni acquistati si applica l’incentivo ?
- Beni materiali (macchine, attrezzature, ecc.) elencati in allegato A della legge;
- Beni immateriali (licenze, software, sistemi) elencati in allegato B della legge, indispensabili per fare funzionare i beni materiali in allegato A.
- Costituiscono inoltre beni funzionali alla trasformazione tecnologica e/o digitale delle imprese in chiave industria 4.0 i seguenti: dispositivi, strumentazione e componentistica intelligente per l’integrazione, la sensorizzazione e/o l’interconnessione e il controllo automatico dei processi utilizzati anche nell’ammodernamento o nel revamping dei sistemi di produzione esistenti.
- I beni immateriali, non indispensabili e non connessi a beni in allegato A, con limitazioni
- Sistemi di gestione della supply chain finalizzata al drop shipping nell’e-commerce;
- Software e servizi digitali per la fruizione immersiva, interattiva e partecipativa, ricostruzioni 3D, realtà aumentata;
- Software, piattaforme e applicazioni per la gestione e il coordinamento della logistica con elevate caratteristiche di integrazione delle attività di servizio.
Quali sono i requisiti da rispettare?
Per poter ottenere l’incentivo, i beni materiali (macchine, attrezzature, ecc.) elencati in allegato A della legge, devono avere tutte e 5 queste caratteristiche:
- Controllo per mezzo di CNC e/o PLC;
- Interconnessione ai sistemi informatici di fabbrica;
- Integrazione con il sistema logistico della fabbrica e/o altre macchine;
- Interfaccia uomo macchina semplice ed intuitiva;
- Corrispondenza ai più recenti standard in termini di sicurezza;
Inoltre la macchina deve avere almeno 2 caratteristiche tra queste 3 elencate:
- Sistemi di tele manutenzione e/o tele diagnosi e/o controllo in remoto;
- Sistemi per il monitoraggio continuo di processo;
- Caratteristiche di integrazione tra macchina fisica e/o impianto con la modellazione e/o la simulazione del proprio comportamento nello svolgimento del processo (sistema cyberfisico).
Cosa deve fare l’impresa per godere del beneficio dell’incentivo?
L’impresa deve acquistare i beni, materiali o immateriali, dal 1 gennaio 2020 fino al 31 dicembre 2020 oppure deve emettere l’ordine e pagare un acconto maggiore del 20% entro il 31 dicembre 2020 e mettere in funzione il bene entro il 30 giugno 2021.
Per gli investimenti che superano i 300.000 euro (prima era 500.000 €) è necessaria una perizia tecnica semplice da parte di un perito o ingegnere iscritto nel proprio albo professionale che attesti le caratteristiche tecniche del bene acquistato.
Per gli investimenti al di sotto di 300.000 euro (prima era 500.000 €), la perizia può eventualmente essere sostituita da una auto dichiarazione del titolare dell’impresa beneficiaria, che deve comunque dichiarare il rispetto dei requisiti necessari all’ottenimento del beneficio.
Ci sono altri adempimenti a cui fare attenzione?
Con la nuova legge di bilancio, sono stati introdotti altri adempimenti a cui è necessario prestare molta attenzione:
- I documenti di acquisto legati agli investimenti in industria 4.0 soggetti a credito di imposta (quindi conferma ordine, fatture, Leasing ecc…) devono specificare i riferimenti alla legge di bilancio 2020.
- Per gli investimenti in beni di cui all’allegato A deve essere fatta comunicazione al Ministero dello Sviluppo Economico. Il modello, il contenuto, le modalità e i termini di invio della comunicazione in relazione a ciascun periodo di imposta agevolabile saranno resi noti con un decreto direttoriale del Ministero dello Sviluppo Economico
Il regime transitorio
Che cosa accade per i beni acquistati nel 2020, ma ordinati nel 2019, per i quali sarebbe ancora in vigore la vecchia disciplina di super e iperammortamento? Il testo dell’emendamento lo chiarisce ai commi 13, 14 e 15. La nuova disciplina infatti non si applicherà in tutti quei casi in cui il bene è stato ordinato nel 2019 con il pagamento dell’acconto del 20%, come previsto dall’attuale disciplina.
Confronto tra iperammortamento e Cessione del credito
Come detto, con la legge di bilancio 2020 il precedente incentivo denominato “Iperammortamento” è sostituito dal nuovo “Credito di Imposta”. Vediamo quindi quali sono le differenze:
Parametro di confronto | Iperammortamento | Credito di imposta |
Incentivo fiscale per beni fino a 2.5 milioni di euro | 40.8 % | 40 % |
Incentivo fiscale per beni da 2.5 milioni di euro a 10 milioni di euro | 24 % | 20 % |
Tempo di rientro dell’incentivo | 10 anni | 5 anni |
Incentivo fiscale Software abbinati a beni Industria 4.0 | 9.6 % | 15 % |
Tempo di rientro dell’incentivo per i Software | 10 anni | 3 anni |
Vediamo un esempio pratico per un bene identificabile nell’allegato A della legge 232/2016 del valore di 100.000 € a cui sono abbinati software per un valore di 10.000 €
Parametro di confronto | Iperammortamento | Credito di imposta |
Incentivo fiscale per beni fino a 2.5 milioni di euro | 40.800 € | 40.000 € |
Tempo di rientro dell’incentivo | 10 anni | 5 anni |
Incentivo fiscale Software abbinati a beni Industria 4.0 | 960 € | 1.500 € |
Tempo di rientro dell’incentivo per i Software | 10 anni | 3 anni |
Il nuovo credito d’imposta è inoltre esplicitamente cumulabile con altre agevolazioni che abbiano ad oggetto i medesimi costi (Esempio contributo Sabatini), a condizione ovviamente che tale cumulo non porti al superamento del costo sostenuto.