Attività professionali non regolamentate – Manager HSE (Health, Safety, Environment) – Requisiti di conoscenza, abilità e competenza.
L’HSE Manager, una figura professionale che supporta un’organizzazione, pubblica o privata, nel conseguimento degli obiettivi in ambito HSE (Health, Safety & Environment – Salute, Sicurezza e Ambiente), è un importante riferimento per la progettazione, il coordinamento, la consulenza e il supporto tecnico e gestionale dei processi legati agli ambiti HSE, con l’obiettivo di concorrere anche all’efficienza complessiva dell’organizzazione.
Poiché questa professione non regolamentata manca di un preciso ambito di operatività, nel 2018 l’Ente Italiano di Normazione (UNI) ha realizzato una norma tecnica – la norma UNI 11720:2018 – sulle attività non regolamentate con riferimento specifico ai professionisti in ambito HSE.
La norma definisce i requisiti relativi all’attività professionale del Manager HSE, ossia di un professionista che ha le conoscenze, abilità e competenze che garantiscono la gestione complessiva e integrata dei processi e sotto processi in ambito HSE.
La norma UNI 11720:2018, in vigore dal 19 luglio 2018, stabilisce i requisiti relativi all’attività professionale del Manager HSE, che definisce quale:
“figura professionale in grado di intercettare la domanda di quelle organizzazioni che vedono sempre più l’integrazione tra i temi della sicurezza, della salute e dell’ambiente come la modalità più efficiente ed efficace per perseguire la conformità legislativa e le strategie aziendali, in una prospettiva di miglioramento continuo”.
La figura professionale in ambito HSE non modifica in alcun modo quanto specificato dalla legge (Dlgs. 81/08 e “Accordo Stato-Regioni del 26/01/2006”) in termini di ruolo, competenze e relativa formazione prevista per le figure del Responsabile e dell’Addetto del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP e ASPP).
La figura professionale in ambito HSE ha le competenze, conoscenze, abilità ed esperienze che gli consentono di gestire in modo integrato i diversi ambiti HSE all’interno di una data organizzazione in termini di progettazione, implementazione, promozione, coordinamento, controllo e supporto tecnico dei processi legati alla salute, sicurezza e ambiente, con l’obiettivo di concorrere all’efficienza complessiva dell’organizzazione.
Tale figura può essere caratterizzata da un eterogeneo bagaglio di esperienza e da diversi ruoli e gradi di operatività in relazione al contesto in cui opera (ad esempio in organizzazioni con diverso livello di complessità organizzativa e/o tecnica) e quindi svolgere attività con una prevalenza manageriale o tecnica.
La norma delinea due diversi profili professionali del Manager HSE:
– il Manager HSE Operativo che svolge la propria attività in una posizione organizzativa dotata di una piena autonomia decisionale relativamente alla gestione di aspetti operativi. L’attività è tuttavia limitata con riferimento agli aspetti strategici definiti e decisi ad un livello più elevato dell’organizzazione;
– il Manager HSE Strategico che opera in una posizione organizzativa dotata di piena autonomia decisionale e con riferimento alle scelte strategiche in ambito HSE definite dell’organizzazione. Il ruolo è individuato dal vertice dell’organizzazione per disporre di una figura professionale che possa supportarla nella definizione delle scelte strategiche e dei relativi obiettivi in materia di salute, sicurezza e ambiente.
Nella Norma UNI 11720, nel Prospetto 1 sono delineati i compiti e attività comuni ai due profili, nel Prospetto 2 sono delineati i compiti e attività specifici del Manager HSE Operativo, nel Prospetto 3 sono delineati i compiti e attività specifici del Manager HSE Strategico.
La norma, che definisce i requisiti di questi due profili in conformità a quanto previsto dall’European Qualification Framework – EQF (Quadro Europeo delle Qualifiche), riporta anche alcune utili definizioni relative al significato di conoscenza, abilità e competenza per aiutare gli operatori non solo a sapere e saper fare, ma anche ad essere consapevoli del proprio ruolo e della propria professionalità.
La norma e la condivisione del codice deontologico definiscono uno standard di riferimento teorico\tecnico\comportamentale al fine di supportare il riconoscimento professionale e la mobilità delle persone garantendo il loro livello di qualità e di professionalità a favore non solo dei professionisti ma delle Aziende e del Mercato in senso più generale.
La norma si può acquistare al seguente link: