Nuovi incentivi per impianti fotovoltaici, eolici, idroelettrici e a gas di depurazione.
Il ministro dello Sviluppo Economico e il ministro dell’Ambiente hanno firmato il Decreto Rinnovabili (FER1) con l’obiettivo di sostenere la produzione di energia da fonti rinnovabili per il raggiungimento dei target europei al 2030, fissati dal Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima (PNIEC).
Obiettivo del Decreto è la realizzazione di impianti per una potenza complessiva di circa 8.000 MW, con una crescita della produzione da FER di circa 12 miliardi di kWh e con investimenti stimati nell’ordine di 10 miliardi di Euro.
Si prevede il sostegno in particolare a:
• Impianti realizzati su discariche chiuse e sui Siti di Interesse Nazionale ai fini della bonifica;
• Impianti fotovoltaici su edifici pubblici, a partire da scuole e ospedali, in sostituzione di coperture di edifici e fabbricati rurali su cui è operata la completa rimozione dell’eternit o dell’amianto;
• Impianti idroelettrici che rispettino le caratteristiche costruttive del DM 23 giugno 2016, quelli alimentati a gas residuati dai processi di depurazione o che prevedono la copertura delle vasche del digestato;
• Tutti gli impianti connessi in “parallelo” con la rete elettrica e con le colonnine di ricarica delle auto elettriche (si richiede che la potenza di ricarica non sia inferiore al 15% della potenza dell’impianto e che ogni colonnina abbia una potenza di almeno 15 kW).
Per quanto riguarda il premio sull’autoconsumo il decreto stabilisce che per gli impianti con potenza fino a 100 kW su edifici, il premio sia pari a 10 euro il MWh sulla quota di produzione netta consumata in loco e si possa cumulare con quello per i moduli in sostituzione di coperture contenenti amianto. Il premio è riconosciuto a posteriori a patto che l’energia auto consumata sia superiore al 40% della produzione netta.
Gli impianti fotovoltaici realizzati in sostituzione di coperture in amianto avranno diritto, oltre agli incentivi sull’energia elettrica, a un premio pari a 12 €/MWh su tutta l’energia prodotta.
Saranno ammessi agli incentivi solo gli impianti idroelettrici in possesso di determinati requisiti che consentano la tutela dei corpi idrici, e in base a una valutazione dell’Arpa.
Potranno partecipare ai bandi per la selezione dei progetti da iscrivere nei registri i seguenti impianti:
• Nuovi, integralmente ricostruiti e riattivati, di potenza minore di 1MW;
• Oggetto di interventi di potenziamento nel caso in cui la differenza tra la potenza dopo l’intervento e la potenza prima dell’intervento sia minore di 1 MW;
• Oggetto di rifacimento di potenza inferiore a 1MW.
Gli impianti fotovoltaici dovranno essere di nuova costruzione e realizzati con componenti di nuova costruzione.
Possono partecipare aggregati formati da più impianti che appartengono allo stesso gruppo, a condizione che la potenza del singolo impianto sia maggiore di 20 kW e la potenza complessiva sia minore di 1 MW.
Gli impianti di potenze superiori dovranno partecipare a procedure di asta al ribasso nei limiti dei contingenti di potenza. Sono ammessi alle procedure anche aggregati formati da più impianti che appartengono allo stesso gruppo di potenza unitaria compresa tra 20 kW e 500 kW, purché la potenza complessiva dell’aggregato sia uguale o superiore a 1 MW.
Sono esclusi dagli incentivi gli impianti che abbiano già beneficiato degli incentivi previsti dal DM 23 giugno 2016 o che sono risultati idonei ma inseriti in posizione non utile nei registri.
Il decreto FER1 è stato inviato per la registrazione alla Corte dei Conti e verrà poi pubblicato in Gazzetta Ufficiale. Si prevede la partenza del primo bando a settembre.