La nuova guida INAIL sui sistemi di protezione individuale contro il rischio di caduta dall’alto
Sistemi di protezione individuale dalle cadute: la destinazione d’uso, la classificazione e le indicazioni tecniche per la sicurezza dei lavori in quota
Continuiamo a parlare di dispositivi di protezione, opere provvisionali e attrezzature utilizzate dai lavoratori nei cantieri edili attraverso la collana dell’INAIL “Quaderni Tecnici per i cantieri temporanei o mobili” di cui fanno parte i seguenti volumi:
- Ancoraggi
- Parapetti provvisori
- Ponteggi fissi
- Reti di sicurezza
- Scale portatili
- Sistemi di protezione degli scavi a cielo aperto
- Sistemi di protezione individuale dalle cadute
- Trabattelli
In particolare, in questo articolo parleremo dei sistemi di protezione individuale dalle cadute, frequentemente impiegati nei cantieri temporanei o mobili durante le attività in quota per accrescere il livello di sicurezza.
Diventa obbligatorio adottare tali sistemi quando, a seguito della valutazione dei rischi, le caratteristiche intrinseche dei luoghi di lavoro e le procedure di lavoro della azienda che effettua l’attività/adozione di dispositivi di protezione collettivi, non permettono di ridurre a livello accettabile i rischi specifici.
QUADERNO INAIL SUI SISTEMI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE DALLE CADUTE
Definizione
I sistemi di protezione individuale dalle cadute vengono come “un assemblaggio di componenti, destinati a proteggere il lavoratore contro le cadute dall’alto, comprendenti un’imbracatura ed un sistema di collegamento che deve essere collegato ad un punto di ancoraggio sicuro”.
Destinazione d’uso
E’ necessario che i lavoratori utilizzino i sistemi di protezione individuale nei lavori in quota nel caso in cui non siano state attuate misure di protezione collettiva. I sistemi devono essere:
- idonei all’uso specifico
- composti da diversi elementi, non necessariamente presenti contemporaneamente
- conformi al Regolamento (UE) 2016/425 (ovvero recanti la marcatura CE)
Tra i dispositivi vi sono:
- dispositivo di ancoraggio non permanente
- connettore
- cordino (arresto caduta, trattenuta, posizionamento sul lavoro)
- assorbitore di energia
- imbracatura per il corpo
- cintura di posizionamento sul lavoro
- cintura di trattenuta
- dispositivo anti caduta di tipo retrattile
- dispositivo anti caduta di tipo guidato comprendente una linea di ancoraggio flessibile
- dispositivo anti caduta di tipo guidato comprendente una linea di ancoraggio rigida
Classificazione dei sistemi di protezione individuale dalle cadute
I sistemi di protezione individuale dalle cadute vengono classificati secondo la UNI EN 363: 2008, e sono così classificati:
- sistema di trattenuta: evita le cadute dall’alto limitando lo spostamento del lavoratore, cioè impedisce al lavoratore di raggiungere le zone dove esiste il rischio di caduta dall’alto
- sistema di posizionamento sul lavoro: permette al lavoratore di posizionarsi nel luogo di lavoro, sostenuto in tensione/trattenuta, evitando la caduta del lavoratore
- sistema di accesso su fune: consente l’accesso al luogo di lavoro in tensione o in sospensione, evitando o arrestando la caduta del lavoratore
- sistema di arresto caduta: arresta la caduta e limita la forza d’urto sul corpo del lavoratore durante l’arresto della caduta, limitando la lunghezza della caduta
- sistema di salvataggio: evita la caduta sia della persona soccorsa sia del soccorritore durante l’operazione di salvataggio, permette di sollevare o abbassare la persona soccorsa in un posto sicuro
Nel documento vengono, inoltre, approfonditi tutti i sistemi dei dispositivi individuali sopra elencati, anche tramite illustrazioni dettagliate.
Marcatura
In riferimento alla marcatura, il sistema di protezione deve riportare le seguenti indicazioni:
- marcatura CE
- numero dell’organismo notificato
- nome del fabbricante
- nome del prodotto
- modello e tipo
- numero di serie o altro sistema di tranciabilità
- norma di riferimento e anno
Indicazioni essenziali per la scelta, il montaggio, l’uso, lo smontaggio e la manutenzione
Per l’uso del sistema di protezione individuale dalle cadute è necessario attenersi alle indicazioni del fabbricante.
Prima dello smontaggio è necessario verificare:
- le condizioni della superficie di lavoro (presenza di ghiaccio, scivolosità)
- le condizioni atmosferiche (vento, pioggia ecc.)
- l’applicabilità della procedura o delle istruzioni di smontaggio
Dopo lo smontaggio va verificata:
- l’integrità di tutti i componenti
- l’assenza di danni ai materiali tessili
- l’assenza di danni ai materiali metallici
- l’assenza di deformazioni o ammaccature
- la corretta movimentazione delle parti mobili
- l’efficacia dei dispositivi di blocco e sblocco
La manutenzione, precisa ancora l’Inail, deve essere effettuata da parte di personale qualificato e deve prevedere:
- la verifica di funi, cinghie e nastri
- la verifica dell’assorbitore di energia
- la verifica dei danni ai componenti metallici
- la verifica dello stato delle saldature
- la verifica dello stato delle parti mobili
- la verifica del periodo di servizio