La direttiva Europea 2005/32/CE, meglio conosciuta da tutti come Eco-Design, stabilisce importanti novità che hanno come obiettivo quello di riuscire a rendere le abitazioni di tutta Europa molto più efficienti dal punto di vista energetico. Ottenere un´efficienza energetica maggiore significa infatti permettere di ridurre in modo drastico l´impatto negativo che ogni giorno purtroppo mettiamo in atto nei confronti dell´ambiente in cui viviamo, significa insomma permettere all´ambiente di ottenere nel corso degli anni una condizione di salute migliore.
Tra le novità più interessanti dobbiamo ricordare quella che entrerà in vigore a partire dal mese di settembre 2015. A partire infatti dal 26 settembre 2015 i produttori di caldaie non potranno più immettere sul mercato apparecchi che non siano a condensazione, le caldaie a condensazione diventano insomma obbligatorie per tutti.
Le caldaie a condensazione permettono di ottenere un risparmio energetico davvero intenso in quanto riescono a recuperare il calore che viene ceduto all´impianto di riscaldamento. Il rendimento di queste caldaie riesce a raggiungere così anche una percentuale del 106%. Non solo, le caldaie a condensazione possono essere utilizzate in abbinamento ai sistemi per lo sfruttamento delle energie rinnovabili. Si tratta insomma di una novità che cambierà per sempre il modo di intendere il riscaldamento domestico, di una soluzione eccellente ai problemi ambientali ed energetici che hanno bisogno di una soluzione immediata.
Sul mercato sarà possibile trovare solo alcune caldaie non a condensazione. Stiamo parlando delle caldaie a camera aperta che potranno essere installate però solo ed esclusivamente in tutte quelle situazioni multifamiliari in cui la caldaia a condensazione non può trovare spazio a causa dei problemi alla canna fumaria collettiva che la sua installazione potrebbe comportare.
Le caldaie tradizionali vengono messe in un angolo soprattutto perché non rientrano nelle nuove etichettature energetiche che questa normativa prevede. Gli apparecchi per riscaldare gli ambienti domestici infatti avranno una classificazione da A++ sino a G. Gli apparecchi per la produzione di acqua calda sanitaria avranno una classificazione che va da A a G.
Tutti gli apparecchi presenti sul mercato che hanno quindi ottenuto una classificazione inferiore a G non potranno più essere né prodotti né commercializzati.